Spesso quando si sente parlare di arti marziali, si sente la distinzione: arte marziale interna e arte marziale esterna.
In tutti questi anni di insegnamento e pratica mi sono innanzitutto trovato di fronte a delle interpretazioni alquanto bizzarre di questi due termini. Vediamo di iniziare con dei piccoli chiarimenti.
Arte marziale interna ed esterna non hanno nulla a che vedere con la posizione geografica dove si sono originate. Ad esempio interno ed esterno, costa della Cina. Esiste invece una distinzione geografica, ma viene fatta fra Nord e Sud della Cina.
Arte marziale interna ed esterna non hanno nulla a che vedere con il luogo dove veniva inizialmente praticata l’arte: se all’interno del tempio o palestra rispetto al giardino della palestra!
So che molte di queste affermazioni sembrano stupide, ma purtroppo mi è capitato di incontrare persone che facessero queste distinzioni.
Vediamo cosa si intende davvero per arti marziali interne ed esterne. Le arti marziali esterne prevedono un evidente uso esteriore di forza fisica che viene allenata con lo scopo di deflettere o bloccare il il colpo dell’avversario. Nella arti marziali interne invece la strategia di difesa non prevede di deflettere o bloccare il colpo, ma di rimuovere il bersaglio (es: corpo) del colpo. Le strategie per rimuovere il bersaglio nelle arti marziali interne, poi, sono molteplici: possono andare dall’impulso visivo o attraverso il contatto tramite un impulso cinestesico o tattile. E’ per questo ultimo motivo che nelle arti marziali interne vengono praticati esercizi per lo sviluppo della sensibilità cinestesica (es: Chi Sao)
Il Wing Tsun è dunque un’arte marziale interna o esterna?
Dipende molto da come viene insegnato! In alcune scuole il Wing Tsun è uno stile puramente esterno i cui movimenti come Tan Sao, Pak Sao, Bong Sao, etc sono utilizzati per deflettere o bloccare/arrestare i colpi dell’avversario e viene insegnato così per tutto il percorso dello studente.
In altre scuole invece viene insegnato inizialmente un approccio esterno, più semplice da imparare agli inizi e di maggior efficacia, per poi man mano che si avanza, insegnare un approccio sempre più interno, questo perchè un’arte marziale interna richiede molto più tempo e lavoro per essere efficace.
A mio parere nella sua essenza massima il Wing Tsun è un’arte marziale completamente interna. Come la leggenda del Wing Tsun ci ricorda lo stile è stato inventato non da una donna ma da due (NgMui e Yim Wing Tsun) e inoltre lo stile prende il nome dall’allieva, non dalla maestra. Perchè prendo in evidenza questi fattori?
Secondo me queste due fattori sono dei rafforzativi per farci ricordare che è uno stile per persone deboli fisicamente. Dunque secondo quale principio (fisico, biomeccanico) una persona debole potrebbe rimuovere o bloccare (arte marziale esterna) un colpo dalla sua traiettoria senza danneggiarsi nel momento di farlo? Sono duque dei rafforzativi per ricordarci che il Wing Tsun deve essere un‘arte marziale totalmente interna?
Vi lascio ora con questi interrogativi. Se volete approfondire l’argomento vi invito a venire ad una mia lezione di Wing Tsun Kung Fu a Milano, per informazioni mandate una mail a: david.calligaris@wingtsunmilano.com
Spero di riuscire a trovare del tempo prossimamente per scrivere un post su questo blog di Wing Tsun Milano riguardo l’uso dell’uomo di legno nelle arti marziali interne ed esterne.
Complimenti Davide ottimo lavoro .
Bello l’articolo, ma se vogliamo restare “fedeli” ai fatti storici (per quanto possibile con i cinesi) e all’origine reale del termine in questo contesto…
in realtà non è proprio così…
la differenziazione tra interno e esterno come la facciamo oggi è stata codificata solamente ai primi del ‘900 da Sun Lutang e un altro paio di maestri per differenziare il Tai Chi, il Pa Kua e l’Hsing Yi (ossia gli stili che insegnavano) da tutti gli altri stili.
Per questo motivo con interni ci si dovrebbe riferire solo a questi tre stili visto che questa definizione è nata proprio per rappresentarli in contrapposizione con tutti gli altri stili di kung fu.
Tutto il resto dovrebbero essere solo delle forzature mentali che facciamo noi occidentali e che per i cinesi non hanno proprio senso. 😉